Il Poker Omaha è molto simile al Texas Hold’em. Queste due varianti di Poker differiscono di qualche regola che andremo ora a spiegare. Il termine Omaha deriva dall’omonima città statunitense, la più popolosa del Nebraska. Il gioco nacque negli anni Settanta con il nome iniziale di Two by Three e si giocava ad esso con ben 5 carte personali. Per comodità venne poi lanciata una versione con quattro carte per ciascun giocatore in modo tale da poter permettere a più giocatori di sedersi allo stesso tavolo.
Fu nel 1982 che il gioco con il nome attuale prese davvero piede. Iniziò a diffondersi diventando nobile secondo del più popolare Texas Hold’em. Questo gioco viene considerato più complesso del precedente nonostante sia molto simile. Oggi è uno dei giochi di Poker più ambiti nei casinò di Las Vegas.
Vediamo però quali sono le differenze che rendono questo gioco diverso dal Texas Hold’em. Sappiamo già che le carte coperte e personali sono 4 anziché 2, l’altra regola che non è presente nel Texas Hold’em obbliga il giocatore a dover utilizzare almeno due delle proprie carte per comporre una combinazione (usando quindi solamente 3 carte comuni).
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Omaha regole
L’Omaha Poker, nella sua forma tradizionale, non è particolarmente difficile da giocare. In genere chi gioca al Texas Hold’em troverà questa altra versione del Poker piuttosto semplice e verrà intuitivo capire come passare da un gioco all’altro. Come per il Texas Hold’em ogni tavolo può accogliere un massimo di 9-10 giocatori ed il minimo per giocare è 2.
Come per il Texas Hold’em il primo giocatore alla sinistra del banco piazzerà una scommessa obbligatoria detta piccolo buio (small blind) ed il giocatore alla sinistra del piccolo buio, per giocare, dovrà piazzare invece un grande buio (big blind) che corrisponde al doppio del piccolo. A questo punto i giocatori ricevono le 4 carte e cominciano a puntare in senso orario a patire dal giocatore seduto a fianco del big blind.
Fasi di gioco
Come per il Texas Hold’em ed altre versioni di Poker, anche questa tipologia di gioco si svolge attraverso vari giri di mano dove la tattica personale gioca un ruolo essenziale. La dea bendata prende sicuramente il sopravvento considerando che l’assegnazione delle carte è sempre del tutto casuale sia che si giochi in Casino terrestri, sia nei Casino Online.
Ecco perché è sempre utile studiare il gioco nelle versioni gratuite prima di approfittare dei tavoli dove la posta in gioco può essere troppo alta per i nuovi arrivati. Le mani al Poker vengono giocate molto rapidamente ai tavoli di giocatori esperti, dunque è utile sapere come si sviluppa la partite nelle sue diverse fasi.
Pre-Flop
Il giro di scommesse inizia dal giocatore alla sinistra del big blind e poi i turni successivi inizieranno da chi ha puntato il piccolo buio, il giro di scommesse continua fino a quando tutti hanno scommesso. Il giocatore alla sinistra del grande buio inizia a giocare ed ha 4 azioni disponibili: fold,(lasciar passare l’azione), bet (puntare), call (chiamare) e raise (rilanciare).Anche i giocatori seguiranno con le stesse mosse non appena sarà il loro turno di gioco. Se per tutto il giro nessun giocatore rilancia, il giocatore che aveva precedentemente piazzato il grande buio può decidere se rilanciare o passare. Diversamente, se qualche giocatore avesse rilanciato, il giocatore del grande buio potrebbe chiamare, rilanciare o passare. Una volta definite dunque le puntate si passa alla fase del Flop.
Flop
Quando i giocatori hanno soddisfatto i requisiti del pre-flop si passa alla fase Flop. Tre carte scoperte e comuni vengono distribuite. Nell’Omaha ricordiamo che il giocatore deve ottenere la migliore combinazione utilizzando due carte coperte e tre di quelle comuni. Si procede quindi al secondo giro di puntate (partenza dal primo giocatore alla sinistra del dealer).
Turn
Alla fine del giro di puntate successive al Flop viene girata un’altra carta. Si procede dunque con un terzo giro di puntate secondo la solita regola dove si parte dal primo giocatore a sinistra del dealer.
River
Come per il Flop ed il Turn, una volta completato il giro di puntate viene girata la quinta ed ultima carta. Essa si dispone sempre a faccia scoperta tra quelle in comune. A questo punto i giocatori puntano per l’ultima volta.
Showdown
Il primo a mostrare le carte è chi ha fatto l’ultima puntata. Se più giocatori hanno combinazioni vincenti dello stesso valore, essi divideranno il piatto. Diversamente, se un giocatore è più fortunato di altri e, da solo, ha una mano vincente che supera quelle degli altri, egli si aggiudica tutto il piatto.
Varianti del Poker Omaha
Le varianti del gioco sono tre: Limit, Pot Limit e No Limit. Esse si distinguono l’una dall’altra sostanzialmente per il numero di rilanci che un giocatore può effettuare. In molti casi infatti vediamo giocatori decidere di puntare tutto ciò che hanno, incuranti delle puntate di altri giocatori molto più basse. Questa tecnica serve spesso per bluffare e far credere di avere in mano una mano con vincita altissima.
Omaha Limit
In questa variante si possono fare un massimo di 4 puntate per giro ovvero bet, rilancio, secondo rilancio e terzo a seconda dei limiti di puntata definiti dal tavolo stesso. In questo caso le puntate ed i rilanci di Pre-Flop e Flop sono uguali al grande buio. Invece per Turn e River devono essere il doppio rispetto al grande buio.
Omaha Pot Limit
Quando si gioca a Poker Pot Limit invece non ci sono limiti al numero di rilanci ma il minimo non può essere inferiore alla puntata o rilancio dello stesso giro (se si puntano 3€ allora il secondo giocatore dovrà rilanciare per un totale di €6). Il massimo dell’importo è sostanzialmente il valore del piatto.
Omaha No Limit
In questo caso il gioco si fa più rischioso in quanto non vi sono limiti al valore massimo di puntata a prescindere dal piatto. Questo significa che il giocatore può, come dicevamo prima, puntare fino all’ultima chip. Qui la puntata minima è sempre pari al grande buio.
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FAQ – Domande Frequenti
Omaha è un tipo di Poker, altra variante di successo simile alla famosa Texas Hold’em.
Nell’Omaha le carte coperte e personali sono 4 anziché 2, l’altra regola che non è presente nel Texas Hold’em obbliga il giocatore a dover utilizzare almeno due delle proprie carte per comporre una combinazione (usando quindi solamente 3 carte comuni).
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